Sigarette elettroniche dove smaltirle correttamente

19 agosto 2022

Sigaretta elettronica e ambiente

La sigaretta elettronica è amica dell’ambiente, se utilizzata senza abusi e smaltendo nel modo corretto tutte le sue componenti.
Ciò vale soprattutto se si confronta la e-cig con le sue “antenate” analogiche.

Innanzitutto non contiene sostanze tossiche e produce soltanto vapore e non fumo; usando la sigaretta elettronica diciamo addio ai mozziconi e infine praticamente tutte le componenti delle e-cig sono riciclabili.
Il loro impatto sull’ambiente è praticamente nullo, se si adottano le giuste precauzioni in fase di smaltimento di quei rifiuti che, inevitabilmente, anche lo svapo produce.

Le sigarette tradizionali fanno registrare dei dati allarmanti riguardo al loro impatto sull’ambiente. In un anno appena, e solo in Italia, vengono gettati circa 50 miliardi di mozziconi, che sono altamente nocivi e inquinanti: i filtri contengono acetato di cellulosa, i residui della combustione e migliaia di sostanze tossiche addizionate al tabacco.

Che tipo di rifiuto è una sigaretta elettronica?

Tra tutti i dispositivi elettronici che necessitano di riciclo rientra anche la sigaretta elettronica.

La sigaretta elettronica appartiene alla categoria dei RAEE,Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”, detti anche WEEE (acronimo tratto dall’inglese “Waste of Electric and Electronic Equipment”, che ha il medesimo significato).I RAEE sono considerabili a tutti gli effetti dei rifiuti “speciali”, in un certo senso. Infatti, mentre un rifiuto generico prodotto durante l’uso normale in casa propria è fatto al massimo di uno o due materiali, i RAEE hanno la peculiare caratteristica di essere composti di molteplici elementi differenti. E questo indipendentemente dalle loro dimensioni: ciò riguarda anche i più piccoli dispositivi che diventano rifiuti tecnologici.

Le sostanze che compongono i RAEE sono spesso considerabili come nocive per l’ambiente, se smaltite genericamente in una discarica o bruciate in un inceneritore.

Per questo, i RAEE di ogni tipo, sigaretta elettronica inclusa, vanno smaltiti seguendo rigidamente le regole della raccolta differenziata, come stabilito da normative nazionali ed europee, tra cui la direttiva comunitaria RoHS (“Restriction of Hazardous Substances Directive”) del 2003, e portati nelle isole ecologiche.

Dove buttare l'intera sigaretta elettronica

Ci sono due possibili soluzioni:

  1. portarla a un'isola ecologica presente in città
  2. renderla al negoziante, se si acquista una nuova in un punto fisico.

Ecco perché: se l'e-cig è troppo vecchia, o ha un guasto impossibile (o troppo costoso) da riparare, allora non resta altro da fare che buttarla. Essendo però un rifiuto di tipo RAEE, richiede uno smaltimento speciale rispetto agli altri rifiuti. Ma questo significa forse che bisogna smontare pezzo per pezzo la sigaretta elettronica, e gettare ogni componente nell’apposito bidone? Niente affatto.

Molti dei materiali non avrebbero una collocazione precisa all’interno di un bidone, essendo appunto rifiuti elettronici o elettrici di una tipologia particolare; la legge poi prevede un altro modo di agire.

Così recita infatti il decreto legislativo 151 del 2005: “i distributori assicurano, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica destinata ad un nucleo domestico, il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, della apparecchiatura usata, a condizione che la stessa sia di tipo equivalente e abbia svolto le stesse funzioni della nuova apparecchiatura fornita”.

In parole povere: il negoziante è obbligato al ritiro della sigaretta elettronica nel momento in cui se ne compra un’altra (eccezion fatta per la batteria, che sapremo come smaltire nel prossimo paragrafo). La medesima legge, comunque, stabilisce che per i comuni è obbligatorio garantire la presenza di isole ecologiche preposte anche al ritiro dei dispositivi elettronici da buttare.

Lo smaltimento delle batterie

Quando ci si trova tra le mani una sigaretta elettronica magari ancora ben funzionante, ma con una batteria esausta, sappiate che non bisogna assolutamente gettare la batteria tra i rifiuti indifferenziati! Un gesto simile è estremamente dannoso per l’ambiente.

 

Occorre, invece, smaltire correttamente le pile nei punti di raccolta predisposti a questo scopo in ogni città italiana, in genere nei grandi negozi di elettronica e in molti uffici pubblici.

Nel caso in cui non si riuscisse a trovare un punto di raccolta, è bene sapere sia che esistono dei negozi autorizzati a raccogliere batterie esauste, sia che ci si può pur sempre rivolgere alle isole ecologiche più vicine, che naturalmente possono effettuare la raccolta. Comunque, per qualsiasi dubbio, è buona norma contattare direttamente il comune, o l’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti nella città in cui si abita, per chiedere tutte le informazioni di cui si ha bisogno.

Sono proprio le batterie infatti la parte più "scomoda" che caratterizza ormai quasi tutti i dispositivi elettronici, specie se di ultima generazione.

Ogni accumulatore esausto, infatti, contiene numerose sostanze tossiche e soprattutto dannose per l’ambiente che ci circonda; in particolare, ci riferiamo ad alcuni metalli pesanti come il mercurio, ma anche il piombo, il rame, il cadmio e il cromo.

Le batterie al litio o agli ioni di litio che caratterizzano in genere la sigaretta elettronica non sono tra le più inquinanti in circolazione. Nondimeno, un perfetto trattamento è essenziale per salvaguardare l’ambiente, nonché per rispettare le numerose leggi italiane e comunitarie che impongono precise norme sulla raccolta delle pile esauste.

Dove buttare i pezzi singoli della sigaretta elettronica?

Batterie a parte, dove gettare le singole componenti della e-cig guaste o rovinate?

Se su qualsiasi componente della e-cig è presente il marchio CE, accompagnato dal simbolo del bidone sbarrato, significa che si tratta di un rifiuto RAEE, che va quindi smaltito secondo le modalità già illustrate (ovvero portato all’isola ecologica).

In caso contrario, sarà sufficiente capire di che materiale è composto il componente in questione (e, in caso di dubbio, rivolgersi al produttore stesso della e-cig o al venditore) per poi gettarlo nel bidone adeguato. Questo vale sia per tutte le singole parti della e-cig, sia per gli accessori esterni, quali custodie imballaggi di plastica, contenitori di alluminio o flaconi vuoti di liquido.

Fonte:Svapboss

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